sabato 28 dicembre 2013

The Twilight Zone

Svegliarsi "quando ci si sveglia" è una delle cose più belle che ci siano.
Niente sveglie sul comodino, e l'Ipad sul pavimento lasciato li dalla sera precedente mentre leggevo un libro o qualche blog prima di addormentarmi.

Dormire le ore giuste per il nostro fisico e svegliarsi riposati.
Questo non vuol per forza dire svegliarsi tardi, che poi è anche un concetto che va molto di persona in persona.
La mia normalità invernale è stata negli ultimi anni tra le 7 e le 8, quella estiva è tra le 6 e le 8. Ma ultimamente non ho più  un orario, ci sono giorni che mi sveglio alle 9 quando fuori dalla finestra inizia ad intravedersi un lontano bagliore, e ci sono giorni che alle 5 sono gia al computer con il mio thè fumante davanti.
Per questo dico che per dormire le ore che il nostro fisico necessita, non vuol dire per forza alzarsi tardi la mattina. E' tutto un concetto relativo, e finalmente di libertà.




Lo dico perchè in questi ultimi giorni siamo proprio nel Solstizio d'Inverno.

Tempo grigio, nuvoloso, fuori dalla finestra sembra che il "giorno" non inizi mai, una luce surreale che non è luce ma "quasi luce" o "quasi buio", che dura dalle 9.30 di mattina alle 14 per poi ritornare nel buio totale.  Io la chiamo la Twilight Zone.





Certo che il ritmo che le giornate Twilight prendono è sempre abbastanza strano, fai colazione con il buio, durante le ore di luce se non c'è un vento tipo tempesta o pioggia cerco sempre di fare una passeggiata fuori, o prendere un po di legna (attività preferita del vichingo, quasi mai la mia),  le innumerevoli ore al computer a lavorare ai tanti progetti, a creare e a studiare, e a volte a cazzeggiare, fare foto (tante!), pranzare con quel senso di tramonto che sembra quasi cena, avere il tempo per cucinare e cenare ad orario indefinito tra le 6 e le 8 a seconda delle attività serali.

Finalmente la felicità non è un punto di arrivo, ma uno stato di qui e ora. 


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